Al Sedex un nuovo certificato Tracker, questa volta ispirato al tema dell’industria 4.0. Vontobel si conferma leader nel segmento dei prodotti su indici tematici
Articolo del 16/03/2018 a cura della Redazione
Con la recente quotazione al Sedex di una nuova serie di certificati Tracker, la svizzera Vontobel si conferma l’emittente più attiva sul segmento dei certificati tematici a replica lineare del sottostante. Già protagonista in Borsa Italiana per l’offerta più ampia di certificati a Leva Fissa, Vontobel da qualche mese sta colmando un vuoto nell’offerta di certificati senza leva e senza alcuna forma di protezione (rapporto 1:1, esattamente come i più classici e noti ETF ma con maggiore efficienza fiscale), puntando sui singoli settori e idee di investimento innovative.
Per l’occasione, Vontobel propone quindi un nuovo certificato lineare scritto su un paniere di titoli attivi nel settore dell’Industry 4.0 (Isin DE000VN9C394), denominato Solactive Industry 4.0 Performance-Index. Un indice che, dalla data del suo lancio, il 1° aprile 2016, ha cumulato una performance positiva superiore al 70%, un risultato invidiabile che batte anche uno degli indici mondiali più importanti dedicato ai tecnologici come il NASDAQ Composite che, nello stesso periodo, ha segnato un progresso di poco più del 50%.
A differenza del settoriale americano, questo nuovo indice permette una discreta diversificazione geografica del portafoglio investendo su titoli di diversi Paesi: non solo società statunitensi ma anche europee e giapponesi.
Dopo la prima rivoluzione industriale, la seconda, legata alla produzione di massa, e la terza legata all’informatica, l’elettronica e l’automazione, è ormai alle porte anche la quarta rivoluzione industriale che introduce il concetto di “Smart Factory” o industria intelligente. Ovvero la capacità di integrare le nuove tecnologie produttive all’interno dei processi di produzione industriale per migliorare le condizioni di lavoro e la produttività.
Secondo uno studio di McKinsey l’Industria 4.0 porterà ad un miglioramento generalizzato dei processi produttivi: una riduzione dei costi di magazzino (20-50%), dei costi per la qualità dei prodotti (10-20%), del time to market (20-50%) nonché ad un incremento della capacità di predire la domanda (85%) e della quantità prodotta a parità di materie prime (3-5%). Questo fenomeno avvantaggerà soprattutto i Paesi europei, migliorandone la competitività internazionale.
Guardando alla composizione dell’indice settoriale su cui investe il Tracker di Vontobel, l’indice investe sulle società cui l’attività principale consiste nello sviluppo o nella produzione di prodotti destinati ad uno dei 5 segmenti dell’Industry 4.0:
Alla data odierna sono in totale 20 i titoli che compongono l’indice sottostante, tra cui possiamo trovare ad esempio la giapponese Yaskawa Electric con un peso relativo del 6,67%, Alphabet con il 5,42%, Infineon con il 5,33% e l’americana Autodesk con il 5,30%. New entry in occasione dell’ultima revisione dell’8 marzo, il titolo Siemens.
Con riferimento infine alla diversificazione geografica, quasi con lo stesso peso è presente la componente dei titoli statunitensi (37,5%) e tedeschi (33,45%). Più staccato il Giappone con il 18,3% e la Francia con il 6,2%.
Il sottostante è quotato in euro e quindi non soggetto al rischio di cambio, mentre la commissione di gestione si attesta all’1,2% annuo.