Analisi dinamica dei certificati di UniCredit

In relazione alla disposizione normativa che recepisce la disciplina comunitaria del "market abuse", si tiene a precisare che il responsabile dei contenuti del sito non gode di alcuna informazione privilegiata e la diffusione di analisi e notizie riguardanti titoli mobiliari e strumenti derivati e' di puro carattere informativo. Si specifica inoltre che potrebbe avere in rarissime occasioni, posizioni in essere di puro carattere simbolico al fine di definire le modalita' di negoziazione/rimborso degli strumenti analizzati in modo da non diffondere notizie non corrispondenti alla realta' dei fatti.

Le comunicazioni presenti nella sezione potrebbero essere riconducibili alla fattispecie di “raccomandazione di investimento” ai sensi della Market Abuse Regulation, per maggiori informazioni si rinvia al seguente link.


Voglia di big Tech USA?

Da UniCredit un’ alternativa alle esposizioni dirette sul tech, con premi mensili dell’ 1,38% e barriera al 50%

Comunicato del 25/03/2025 16:57:33 a cura della redazione

Le tensioni geopolitiche riaccendono i riflettori sull’incertezza macroeconomica globale e sui mercati finanziari si naviga a vista tra picchi di volatilità e inversioni improvvise del sentiment. Nelle scorse settimane, in particolare, la guerra commerciale è entrata nel vivo con nuove dichiarazioni da parte del presidente Trump a favore di dazi sulle importazioni nel settore automobilistico e tecnologico. Il contraccolpo si è sentito anche sui tassi di interesse e proprio questo ha aumentato la diffidenza degli investitori verso i titoli growth, specialmente quelli del comparto tech, storicamente più sensibili al rialzo dei rendimenti obbligazionari e all’andamento dei consumi globali, una tematica centrale nello scontro fra Casa Bianca e Federal Reserve. Il Nasdaq, che negli ultimi mesi aveva cavalcato l’onda dell’intelligenza artificiale e dell’ottimismo post-Fed, ha subito un brusco rallentamento: i titoli più rappresentativi del settore, come Nvidia, AMD e Intel, hanno evidenziato forti escursioni negative, penalizzati da prese di profitto. In questo contesto, la gestione del rischio diventa prioritaria per molti investitori, molti dei quali già orientati verso strumenti in grado di offrire premi periodici e protezione condizionata del capitale. È proprio in questa direzione che si colloca la nuova emissione di UniCredit che spazia tra una pluralità di titoli del settore, introducendo prodotti come il Cash Collect Step Down con codice Isin DE000UG1U4N9, costruito su un basket “worst of” composto proprio da Advanced Micro Devices, Intel e Nvidia. Il certificato, in quotazione dall’8 gennaio 2025, ha una durata massima di due anni e mezzo, con scadenza prevista per il 22 luglio 2027. Il rendimento verrà erogato sotto forma di premi mensili condizionati dell’1,38% che si cumuleranno nel tempo grazie all’effetto memoria qualora, in una o più date, non venga rispettata la condizione per lo stacco, ovvero che tutti i sottostanti si trovino ad un livello pari o superiore alla barriera premio, fissata al 50% del livello iniziale. 

Una soglia che, anche alla luce dei fixing iniziali dei sottostanti lontani dai massimi di periodo, consentirà all’investitore di ottenere i premi anche in presenza di ribassi significativi, purché non eccessivi. Un altro elemento distintivo è il meccanismo di rimborso anticipato decrescente: a partire da aprile 2025, ogni mese il certificato potrà essere richiamato anticipatamente qualora il sottostante con la performance più bassa, il worst of, sia pari o superiore a un livello prefissato, trigger, che inizialmente sarà posto al 95% dei livelli iniziali e che scenderà progressivamente dell’1% al mese fino al 74%. Questo effetto Step Down consentirà un potenziale richiamo anche in scenari di mercato meno brillanti, aumentando la probabilità che l’investitore possa rientrare in possesso del capitale e dei premi in tempi relativamente brevi. Se il certificato non verrà richiamato anticipatamente, a scadenza sarà fondamentale la posizione del sottostante peggiore rispetto alla barriera capitale: se quest’ultimo si troverà sopra la barriera del 50%, l’investitore riceverà il valore nominale. In caso contrario, il rimborso sarà legato alla performance del peggiore dei tre titoli, generando una possibile perdita in conto capitale. La solidità del comparto tech, pur nel mezzo di una fase di consolidamento e rotazione di portafoglio, continua a offrire fondamentali robusti seppur richiedendo un maggiore money management in considerazione della sua volatilità relativa. In tempi di alta incertezza e di forte polarizzazione dei mercati, strumenti come questo di UniCredit rappresentano un equilibrio tra cautela e rendimento, consentendo di rimanere investito nel comparto tech, ma con una protezione intelligente contro i ribassi moderati.

Quotazioni in tempo reale