kirman Membro
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Inviato il: 30/08/2006 - 21:32:04 |
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Visto che mercante non sono ma mi piacerebbe esserlo, e visto che anche scrittore non lo sono, ma mi piacerebbe diventarlo, e visto che anche psicologo lo sono soloanche per diletto, ecco quindi che una guida alla buona sulla interpretazione del mercato delle opzioni potrebbe essere interessante approntarla, quantomeno per il mio ego, o quant'anche per intavolare una discussione in merito.
Una guida non esaustiva, quindi certamente!
Le opzioni sono dei contratti finanziari di tipo derivato, che danno la facolta', ma non il dovere, di comprare (opzioni di tipo call), o di vendere (opzioni put) una determinata quantita' di prodotto (titoli azionari, obbligazionari, indici di borsa, etc, etc) ad un determinato prezzo (strike o prezzo d'esercizio) ad una determinata data (scadenza).
Questo particolare tipo di contratto ha un costo che, di solito, viene chiamato premio.
Ne consegue per l'acquirente del premio, che la sua massima esposizione o perdita risulta essere l'intero prezzo del premio, mentre la potenziale vincita potrebbe essere infinita.
Il venditore del premio invece si assume un rischio teorico... infinito a fronte di una max vincita dell'intero premio.
La scadenza delle opzioni è fissata ai prezzi di apertura della borsa del terzo venerdì del mese.
Le opzioni sono strumenti nati essenzialmente come copertura (hedging). In base a cio' i fondi istituzionali di tipo classico non possono essere venditori di opzioni di tipo put, ma le possono solamente acquistare per copertura del portafoglio.
E' importante sapere queso per piu' di un motivo. Uno di questi giustifica il fatto che, di solito, la quantita' di opzioni call e' quasi sempre superiore alla quantita' di opzioni put.
C'e' comunque da dire che negli ultimi dieci anni molti hanno utilizzato ad usare le opzioni essenzialmente con valenza speculativa soprattutto per i loro bassi costi e per il notevole effetto leva che li contraddistingue.
Dopo questo, diciamo, preambolo, potremmo farci una domanda... potremmo identificare, in un atto di compravendita di opziooni, quale potrebbe essere la mano forte e quella invece debole???
Non e' indispensabile rispondere subito... perche' probabilemnte sarebbe come rispondere a casaccio... ma farsi questa domanda porta necessariamente ad un'esame su una possibile evoluzione della situazione futura.
Il mio tempo non ha tempo... quindi abbaite pazienza per una evenuale seconda lezione
kiRman
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