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Benchmark Certificate Energie Rinnovabili
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leon3037
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Inviato il: 18/06/2006 - 22:25:26 Modifica messaggio Elimina messaggio Rispondi citando il messaggio

Abn Amro Clean renewable energy

Questo è il nome del benchmark che Abn ha emesso nei giorni scorsi e che consente di investire sul settore delle energie rinnovabili, ossia quelle fonti di energia o metodi di produzioni di nergia, insesauribili secondo parametri umani.

I settori energetici interessati sono :

Energia Eolica
Energia Solare
Energia Idrica/idroelettrica
Energia geotermica
Pile a combustibile
Bioenergia



Con il termine Clean si tende a considerare soltanto le aziende che operano nel settore delle energie cosiddette pulite, quindi in particolare sono escluse quelle operanti nel campo dell'energia nucleare.

Modificato il 19/06/2006 - 16:06:53 da leon3037



leon3037
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Inviato il : 19/06/2006 - 20:25:31 Modifica messaggio Elimina messaggio Rispondi citando il messaggio

il 16 febbraio 2005 è entrato in vigore l’accordo di Kyoto, che prevede che gli Stati aderenti riducano non solo l’emissione totale dei gas serra di almeno il 5% sotto i valori del 1990, ma anche il numero dei
combustibili fossili tra il 2008 e il 2012.
E più in generale, per le cosiddette "fonti energetiche pulite" si prevedono tassi di crescita sostenuti: sui mercati dell'energia solare, dell'energia eolica e dei combustibili si sta delineando un possibile incremento del fatturato
mondiale, che salirà da 16 miliardi di dollari statunitensi nel 2004 a oltre 100 miliardi di dollari statunitensi entro il 2014.

Clean Edge (società americana che opera nel settore della ricerca di energie) stima che il volume degli scambi commerciali sui mercati dei prodotti solari e fotovoltaici (moduli, componenti di sistema e impianti), pari a 7,2 miliardi di dollari statunitensi
nel 2004, si attesterà a 39,2 miliardi di dollari statunitensi entro il 2014. Il fatturato relativo agli impianti eolici passerà dagli 8 miliardi di dollari statunitensi dello scorso anno a 48,1 miliardi nel 2014 e le transazioni relative a combustibili e idrogeno distribuito cresceranno nel prossimo decennio da 900 milioni di dollari statunitensi a 15,1 miliardi di dollari statunitensi.

E’ con queste prospettive che Abn Amro ha realizzato il primo Benchmark sull’ s&p/ Custom/Abn Amro Total Return Clean Rewenable energy Index.

Il paniere è composto da 10 azioni operanti nel campo delle energie pulite rinnovabili , le quali pesano nel paniere per il 10% ciascuna. Ogni anno nel mese di ottobre viene ribilanciato il paniere per evitare che una delle azioni pesi più delle altre.

I criteri di selezione delle aziende, oltre al business incentrato nei settori energetici scritti nel precedente post sono:

- capitalizzazione di Borsa di almeno 100 milioni di dollari americani
- controvalore medio giornaliero scambiato sulla singola azione negli ultimi tre mesi almeno pari a 3 milioni di dollari americani
- consenso dato da almeno 5 analisti positivo
- almeno il 60% dei proventi delle società deve derivare da prodotti e servizi legati all’energia rinnovabile.
- Reinvestimento dei dividendi
leon3037
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Inviato il : 19/06/2006 - 20:29:54 Modifica messaggio Elimina messaggio Rispondi citando il messaggio

i 10 titoli che compongono il paniere sono:


Kansai Electric Power Co Inc. Energia idrica/idroelettrica - Giappone

Cemig SA – Spons ADR Energia idrica/idroelettrica - Brasile

Vestas Wind Systems A/S Energia eolica -Danimarca

Gamesa Corp Tecnologica SA Energia eolica - Spagna

Headwaters Inc. Pile a combustibile - USA

Conergy AG Energia solare - Germania

KFx Inc. Pile a combustibile- USA

Energy Conversion Devices Pile a combustibile- USA

Harbin Power Equipment CO-H Energia geotermica - Hongkong

Fuelcell Energy Inc. Pile a combustibile - USA
leon3037
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Inviato il : 19/06/2006 - 20:40:32 Modifica messaggio Elimina messaggio Rispondi citando il messaggio

Il certificato emesso da Abn Amro è un benchmark, ossia consente di replicare fedelmente senza effetto leva l'andamento dell'indice sottostante.

Il codice ISIN è NL0000019750

scadenza 20-05-2011

espresso in dollari è soggetto alla variazione del cambio.

La commissione di gestione è pari al 1,5% annuo applicabile ai soli giorni di effettiva tenuta del certificato in portafoglio.

Tassazione al 12,5% come qualsiasi titolo azionario e possibilità di compensare le plus/minusvalenze.

leon3037
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Inviato il : 19/06/2006 - 20:50:30 Modifica messaggio Elimina messaggio Rispondi citando il messaggio

Fin qui le caratteristiche del sottostante e del certificato.


Ora esprimiamo le nostre valutazioni:

- la prima cosa che non ci convince , così come negli altri certificati con simili panieri, è il criterio di scelta delle azioni. Infatti, il parametro di 3 milioni di scambi implica che una buona fetta di aziende operanti nel settore, che hanno buone prospettive, vengano escluse a priori. E soprattutto, visti i criteri rigidi, ci chiediamo cosa succederebbe se una delle 10 aziende venisse estromessa dal paniere.

- infatti, manca un elenco delle aziende cosiddette di riserva, in modo da poter conoscere in anticipo quali sarebbero i candidati ad entrare. Non avendo tale informazione, si potrebbe anche pensare che non ci siano aziende in grado di soddisfare i criteri di selezione, e quindi il paniere potrebbe anche finire col comprendere soltanto 3 o 4 aziende nel futuro.

- nella brochure proposta dall' Emittente mancano il paese di appartenenza e il settore energetico in cui operano le aziende del paniere. Li abbiamo trovati noi, ma sarebbe stato utile averli direttamente sulla brochure.

- la kansai, a quanto ci risulta, è operante anche nel settore dell'energia nucleare, e quindi non soddisferebbe a pieno il criterio di selezione che non vuole aziende operanti nei settori non clean

- mancanza dell'aggiornamento in tempo reale dell'indice sottostante.

- Il reinvestimento dei dividendi è un punto di forza. Infatti, a differenza di quanto accade nella maggior parte dei certificati, ove l'introito dei dividendi è a beneficio dell'Emittente, qui il reinvestimento crea ricchezza all'indice

- commissioni di gestione 1,5% annue sui 100 euro di emissione e applicabili ai soli giorni di effettiva tenuta in portafoglio del certificato.

Quest ultimo è un tema che vogliamo analizzare meglio: infatti la commissione prevista è del 1,5% su 100 euro, ma in realtà il prospetto prevede 1,5 euro per certificato.
Questo vuol dire che in un mercato crescente, 1,5 euro su 150 euro di valore del certificato, pesano meno del 1,5%, ma viceversa, se il certificato dovesse scendere a 50 euro, la commissione diventerebbe del 3% annuo.

Modificato il 20/06/2006 - 11:44:11 da leon3037

leon3037
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Inviato il : 19/06/2006 - 20:52:35 Modifica messaggio Elimina messaggio Rispondi citando il messaggio

una volta soddisfatte le curiosità di cui sopra, e avute maggiori delucidazioni in merito, il certificato appare comunque uno strumento per una valida diversificazione di portafoglio in un settore che effettivamente ha avuto, sta avendo e soprattutto avrà, ottime prospettive di crescita.

Il benchmark consente un'operatività di posizione e l'unica incognita, solita, è il rischio di cambio.

Flydixie
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Inviato il : 20/06/2006 - 15:57:34 Modifica messaggio Elimina messaggio Rispondi citando il messaggio

Anni fa seguivo un'azienda Danese(quotata a Copenaghen) costruttrice di centrali eoliche, ho perso tutti i riferimenti, se qlc. potesse aiutarmi grz.

 
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