RWE e la sfida di calo dei consumi
Articolo del 21/11/2024 12:31:23 a cura della redazione
Overview Società
RWE AG è una società tedesca con sede ad Essen operante nei business della produzione e distribuzione di energia elettrica in Europa, Stati Uniti ed Asia Pacifico; attualmente è il secondo produttore al mondo di energia da parchi elettrici offshore e il terzo in Europa di energia da fonti rinnovabili. È stata fondata nel 1898 con la denominazione Rheinisch-Westfälisches Elektrizitätswerk Aktiengesellschaft, abbreviata in RWE nel 1990, anno nel quale la società acquisì diversi asset nella ex Germania Est. Nel 2016 RWE ha trasferito i suoi business renewable, network e retail in una società separata, Innogy, che è stata poi quotata sul Frankfurt Stock Exchange; Innogy è stata acquisita poco tempo dopo (marzo 2018) da E.ON in un complesso deal da €43 mld comprendente lo scambio di asset con RWE. A seguito del deal. RWE ha acquisito una quota in E.ON del 16,7%, diventando il terzo produttore in Europa di energia da fonti rinnovabili dietro Iberdrola ed Enel. A fine 2022, la potenza installata complessiva di RWE era pari a 39.265 GW (erano 36.990 GW nel 2021), di cui 14.269 GW da gas, 13.039 GW da rinnovabili (per la quasi totalità da eolico), 9.719 GW da carbone ed il resto da centrali nucleari (totalmente dismesse nel 2023). Le azioni RWE sono quotate presso il Frankfurt Stock Exchange e rientrano attualmente nell’indice DAX.
Conto Economico
Nei primi nove mesi del 2024 i ricavi di RWE sono scesi del 24% circa rispetto allo stesso periodo del 2023, sia a causa dei minori volumi generati (83.013 GWh vs 96.433 GWh), che soprattutto ai minori prezzi al consumo dell’energia elettrica, il principale prodotto venduto dal gruppo; anche i ricavi dalla vendita di gas sono ulteriormente scesi a causa del calo dei prezzi. L’EBIT è cresciuto a €6,4 mld (EBIT margin pari al 39,7%), grazie soprattutto alla riduzione del costo delle materie prime e delle D&A. Il risultato della gestione finanziaria è stato negativo per €270 mln, leggermente appesantito dal rialzo dei tassi di interesse, mentre il risultato netto si è attestato ad €5,2 mld, in forte crescita rispetto ai €3,9 mld del 2023.
Business Mix
Il fatturato del gruppo deriva per la maggior parte (80,6%) dal business Supply & Trading (vendita di energia elettrica e trading proprietario di commodities energetiche) e per quote minori da Hydro/Biomass/Gas (4,5%), Offshore wind (4,2%), Onshore wind (8%) e Coal/Nuclear (2,8%). A livello geografico, la metà dei ricavi (48,1%) è prodotta in Germania, un ulteriore quarto (26,8%) nel Regno Unito e quote minori in Europa e Nord America.
Indici di Bilancio
La posizione finanziaria netta di RWE è attualmente pari a €9,2 mld, in fort aumento rispetto al debito netto di fine 2023, nonostante sia ampiamente contenuto in relazione all’EBITDA (PFN/EBITDA pari a 0,9x); l’incremento del debito netto è stato dovuto in buona parte alla crescita sostanziale delle capex. I flussi di cassa operativi generati dalla società (costantemente positivi) hanno in parte compensato le uscite di cassa per investimenti.
Market Multiples
Le valutazioni relative di RWE risultano in linea se paragonate a quelle degli ultimi 5 anni: il multiplo EV/Sales corrente è pari a 1,5x (vs 1,3x della media degli ultimi 5 anni). Il valore è intermedio rispetto a quello dei comparables, tra i quali citiamo E.ON (0,85x), Engie (0,9x) ma anche Enel (1,8x) ed Iberdrola (3,5x).
Consensus
Il consensus da parte degli analisti è positivo rispetto agli attuali prezzi del titolo (21 giudizi buy, 4 hold e nessun sell) con target price medio a 12 mesi fissato a 42,94 euro. I giudizi più recenti sono attribuibili a Jefferies (40 euro, buy), Santander (48,25 euro, outperform), Morgan Stanley (50 euro, overweight), RBC Capital (52,5 euro, outperform) e Bernstein (38,5 euro, market perform).