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Cogli l'attimo, il rimbalzo obbligazionario è vicino!

Un AMC obbligazionario per sfruttare il possibile ribasso dei tassi di mercato

Articolo del 12/06/2024 a cura della redazione

Il contesto attuale dei tassi di mercato si è posizionato su livelli storicamente molto interessanti e, già da diverso tempo, l’investimento obbligazionario sta progressivamente avendo sempre più spazio all’interno dei portafogli degli investitori.

L’aumento dei tassi di interesse è avvenuto come diretta risposta da parte delle banche centrali alla crescita dell’inflazione, che ad oggi non rappresenta più l’unico driver a cui guardano i policy makers. Infatti, mentre l’inflazione è passata dal 9,1% all’attuale 3,4% nel corso dell’ultimo biennio in USA e dal 5,7% al 2,9% negli ultimi 12 mesi in Europa, avvicinandosi così ai target di medio periodo di FED e BCE, la crescita economica ha posticipato l’appuntamento con il cambio di rotta sul fronte tassi e con l’apertura di una nuova stagione di politica monetaria espansiva che potrebbe però essere ora ormai alle porte perlomeno in Europa.

Grafico: la situazione sul fronte dei tassi, curve a confronto (Fonte Bloomberg)

Da una fotografia attuale delle curve a termine, sul fronte statunitense si passa da un 5,13% sulla scadenza a un anno, fino al 4,38% del rendimento a 10 anni. In Europa abbiamo preso a riferimento la curva italiana, l’unica attualmente inclinata positivamente a causa della componente rischio paese, dove si parte da un rendimento del 3,88% sulla scadenza decennale fino al 3,55% di rendimento di brevissimo termine (1y). Curva tedesca invece che parte dal 3,37% della scadenza di un anno fino a scendere al 2,58% sul decennale.

Spostando indietro le lancette del tempo, va ricordato come la BCE abbia mantenuto i tassi di interesse a zero da marzo 2016 a luglio 2022, con rendimenti di mercato addirittura negativi, facendo di fatto sparire l’asset class obbligazionaria dai radar di portafoglio. Ampliando ancora il raggio di osservazione, dal 2008 al 2024, il tasso di interesse medio dell'UE è stato solo dello 0,86% e ora siamo attualmente al 4,5%.

Grafico: Andamento inflazione US vs EU (Fonte Bloomberg)

Giovedì 6 giugno la BCE ha messo per la prima volta mano ai tassi, tagliando i tassi di riferimento di 25 bp a quota 4,25% per quanto riguarda il tasso di riferimento e al 3,75% il tasso sui depositi. Mossa ampiamente annunciata e attesa dai mercati, il cui movimento di nuovo al rialzo dei tassi delle principali curve, in netta controtendenza rispetto al via della nuova stagione di politica monetaria espansiva, è stato dettato da dati oltreoceano che hanno evidenziato un’economia ancora molto forte e dalle tensioni politiche nel Vecchio Continente in scia ai risultati delle elezioni Europee.

Insomma, un mix di circostanze che hanno nuovamente portato su livelli ancora molto interessanti il comparto obbligazionario.

Potremmo trovarci effettivamente nella classica situazione win-win, ovvero di un buy&hold sugli attuali livelli, potendo monetizzare non solo l’alto rendimento annuo oggi offerto dal settore obbligazionario, ma anche il solo passare del tempo in uno scenario dove le Banche Centrali potrebbero dover iniziare a mettere mano ai tassi di interesse in maniera sempre più sostanziosa. Guardando alla probabilità del livello dei tassi attesi, il mercato si attende da oggi a gennaio 2025 un taglio di 50 bp sia negli Stati Uniti che in EuropaLe variabili in gioco sono molteplici, sia a livello geografico, di valuta, di rischio Paese che di struttura dei tassi a termine. Per questo è facile poter sbagliare non solo il timing, ma anche il “cavallo” o semplicemente la maturity, perché ricordiamo, l’impatto di una diminuzione dei tassi di mercato non si riflette mai in maniera identica su tutti i nodi della curva e non vi è assoluta certezza che l’impatto maggiore lo abbiano le duration più alte.

Mai come ora si sente l’esigenza di una adeguata diversificazione per far rendere al meglio anche un investimento obbligazionario.

AMC, il certificato su obbligazioni

Il nostro focus si sposta ora sul prodotto che può rispondere a questa esigenza, ovvero il nuovo AMC GCC Gryphon Bond Strategy (Isin DE000VD45S80), che grazie all’expertise di un team che vanta oltre 30 anni di esperienza nella gestione di portafogli obbligazionari, consente di avere accesso ad una strategia di massimizzazione del rendimento con una diversificazione di obbligazioni inaccessibile per l’investitore retail.

Diversamente da tutti gli altri certificati, gli Actively Managed Certificates (AMC) non sono basati su strategie preconfezionate ma attivamente gestiti in maniera discrezionale. Ciò significa che le obbligazioni contenute nel sottostante di riferimento, che nel caso è il Gryphon Bond Strategy Index (Isin CH1304283570), possono cambiare nel tempo sulla base delle scelte assunte dal gestore. Di fatto il prodotto rientra nella gamma degli Strategic Certificate che hanno come obiettivo quello di puntare su un determinato tema di mercato o asset class, con la gestione o il ribilanciamento del sottostante che rimane sempre coerente per rimanere agganciato agli obiettivi prefissati. Avere a disposizione un prodotto facilmente accessibile, trasparente e quotato su Borsa Italiana, acquistabile a partire da 100 euro di valore nominale, può aiutare anche gli investitori più piccoli a diversificare la parte obbligazionaria del portafoglio dai classici BTP nostrani, cercando di creare valore e gestendo il rischio.

La strategia dell’AMC è quella di strutturare un portafoglio obbligazionario diversificato, massimizzandone il rendimento, sfruttando un contesto di taglio dei tassi di mercato con la stima di raggiungere il rendimento target prefissato entro massimo 2 anni.

Il portafoglio investe su diverse scadenze, allungando o diminuendo la duration complessiva del portafoglio sulla base delle condizioni di mercato.

La strategia comprende l’acquisto di obbligazioni governative e obbligazioni societarie, dove l’index advisor seleziona attentamente l’emittente delle diverse obbligazioni sulla base di una strategia discrezionale, operando anche in diverse valute (EUR, USD e GBP) ma coprendo sempre il rischio di cambio.

Il certificato emesso da Vontobel è quotato sul Sedex di Borsa Italiana e garantisce ampia trasparenza sulle modalità di gestione e delle posizioni assunte dall’indice direttamente sul sito internet dell’emittente (https://markets.vontobel.com/it-it/prodotti/thematic/strategic-certificate/DE000VD45S80).

Da non sottovalutare sia la questione legata all’efficienza fiscale che consente la compensazione di eventuali minusvalenze in portafoglio che anche ai bassi costi di gestione, con nessun costo di entrata o di uscita. Sul fronte dei rischi, l’AMC, essendo un certificato, espone l’investitore al rischio di credito dell’emittente, non sussistendo alcuna segregazione patrimoniale tra gli asset del certificato e quelli propri dell’emittente, come invece accade nei classici prodotti di risparmio gestito.

PIERPAOLO SCANDURRA INTERVISTA ZEV CRYSTAL

Prima di effettuare un acquisto leggere il prospetto di base, unitamente a ogni supplemento, ed in particolare considerare i fattori di rischio ivi contenuti. Le Condizioni Definitive e il Prospetto di Base sono disponibili sul sito dell'emittente.

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