Un confronto tra Magnifici 7 americani e i Granolas europei
Articolo del 10/04/2024 18:11:21 a cura della redazione
In un mercato azionario che vive inevitabilmente anche di temi, trend e anche un po’ di marketing, gli acronimi per indentificare specifici settori o filosofie di investimento sono all’ordine del giorno. Sebbene ne siano nati molti negli ultimi anni, rispetto al trend ormai quinquennale del mondo tech statunitense, dall’ormai noto FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix, Google), che ha anche dovuto subire un paio di ridenominazioni, anche in ragione dell’andamento in Borsa di alcuni titoli, siamo oggi arrivati alle nuove sette sorelle (quelle originali avevano controllato un secolo fa il settore energetico, il comparto dominante dell’epoca). Parliamo delle ormai note Magificent 7 (Meta, Tesla, Alphabet, Amazon, Apple, Microsoft e Nvidia) che sono state prontamente racchiuse in molteplici indici tematici. Un indice evidentemente esposto sul tema dell’AI, tra i più in voga nell’ultimo periodo.
Nel Vecchio Continente prevalgono le big cap value e sta prendendo sempre più interesse un vero e proprio paniere europeo competitor delle Magificent 7: le cosiddette GRANOLAS, acronimo per i titoli Glaxosmithkline, Roche, ASML, Nestlè, Novartis, Novo Nordisk, L’Oreal, LVMH, Astrazeneca, Sap e Sanofi.
Di fatto sono i campioni di capitalizzazione di quest’area geografica, a partire da un approccio decisamente più value che growth come il precedente americano. Entrambi i temi di investimento possono avere un senso in ottica di portafoglio, il primo certamente come parte di yield enanchment, il secondo valido anche come asset allocation strategica per replicare l’equity europeo con la consapevolezza di avere come sottostante titoli ad alta capitalizzazione decisamente più a buon mercato (P/E 20,1x) rispetto ai Magnifici 7 (P/E 38x).
Le performance parlano chiaro, il trend dell’Intelligenza Artificiale ha sicuramente influito e non poco sull’overperformance messa a segna dai Magnifici 7 sui Granolas europei. Nella rilevazione annuale i 7 titoli più rappresentativi del comparto tecnologico americano segnano un +53,15% contro il +9,6% dei Granolas. Forchetta che si restringe se osserviamo le performance da inizio 2024, con i Magnifici 7 a +14,5% e i Granolas a +6%.
Insomma, le differenze con il gruppo dei titoli americani appaiono evidenti nella differente natura del business delle società (sei case farmaceutiche, due rappresentanti del lusso, solo due titoli nel settore tecnologico e il leader mondiale del food&beverage.
Questi titoli, con un valore di mercato combinato di circa 2.800 miliardi di euro (pari al 25% dell’indice europeo Stoxx 600), sono stati responsabili di oltre la metà dei guadagni del mercato azionario europeo negli ultimi 12 mesi.
In definitiva, due approcci sicuramente differenti anche in termini di dividend yield e volatilità, e se vogliamo anche di una differente esposizione alla dinamica dei tassi di mercato.
I DUE TEMI DI MERCATO CON GLI INVESTMENT
Puntare solo su pochi titoli lascia gli investitori esposti alla volatilità e ai cambi di trend del mercato. Una vulnerabilità difficile da gestire per chi decida di andare in forma diretta sul singolo sottostante. In questo contesto il ricorso ad opzioni accessorie può consentire agli investitori di adattarsi senza particolari rischi ai cambiamenti delle condizioni di mercato.
Per questo, pescando all’interno del basket dei Magnifici 7, abbiamo selezionato una serie di Investment già quotati sul secondario che possono rappresentare valide alternative per cavalcare il trend di mercato con il ricorso ad opzioni accessorie in grado di mitigare il rischio di mercato.
Parliamo dalla soluzione più conservativa, ovvero quella che distingue il Fixed Cash Collect Airbag di Marex (Isin IT0006761867) agganciato alle sorti di Alphabet, Amazon, Meta e Netflix. Il certificato ha tutte le opzioni accessorie che garantiscono protezione e resilienza: barriera 55%, Airbag, cedola fissa incondizionata mensile dello 0,63% connessa a una scadenza di medio-lungo termine (2030). Un mix di caratteristiche che se messe a sistema rilasciano una performance annua del 7%, a scadenza il 41,84% complessivo) immunizzando le perdite anche nello scenario maggiormente pessimistico. A -70% dai corsi attuali il certificato subirebbe una perdita di soli 0,33 punti percentuali.
Una soluzione ideale per coloro che avessero voglia di diversificare il portafoglio con un tema di estrema attualità, mettendo a riparo il proprio investimento da eventuali ribassi del mercato.
Muovendo i sottostanti di riferimento, altro certificato da mettere in watchlist sul tema Magnifici 7 è senza dubbio il Phoenix Memory Airbag Step Down di UniCredit (Isin DE000HD2LCX8) agganciato ai titoli AMD, Meta, Nvidia e Tesla. In questo caso abbiamo a disposizione una barriera posta al 60% sempre con effetto Airbag, ma cedole mensili dell’1,3% con trigger autocallable già attivo al 100%, con modalità step down del 5% ogni 6 mesi. Proprio il trigger step down offre una resilienza in più in caso di scenari di moderati ribassi. Il certificato si acquista nell’intorno del nominale e punta ad un 15,97% annuo complessivo. Nello scenario sotto barriera, ad esempio a -50% del worst of dai livelli correnti, il certificato è in grado di dimezzare le perdite (-23,74%).
Usciamo dai Magnifici 7 puri ed andiamo ad abbracciare con STM e Intel, affiancati a Nvidia e AMD, di fatto l’intero settore dei semiconduttori. Si tratta del Phoenix Memory di Barclays (Isin XS2674270975) che si distingue per una barriera capitale fissata al 60%, cedola mensile dell’1,18%, trigger autocall già attivo e fisso al 100%. Classico certificato a capitale protetto condizionato con premi periodici che mira a garantire potenzialmente il 13,61% annuo. Worst of attuale il titolo STM in ritardo di 13 punti percentuali da strike. Dinamica che guardando anche alle performance di Nvidia (+88,8%) e AMD (+42%) è legata esclusivamente al duo STM e Intel (-3,7% da strike).
Chiude la selezione un inedito All Coupon Cash Collect Memory di BNP Paribas (Isin XS2440498694) acquistabile leggermente sotto la pari che lega le sue sorti a Nvidia, AMD e Micron Technology. La barriera 50% permette al certificato ampie dosi di flessibilità, mentre la cedola mensile si attesta allo 0,85%. Una cedola che si posiziona leggermente sotto target per via della presenza in struttura dell’opzione All Coupon. Un meccanismo che consente al certificato nelle sole finestre annue di rilevazione anticipata, di andare a rimborsare l’intero importo delle cedole che il certificato è in grado di pagare fino alla naturale scadenza, in caso di rispetto delle condizioni per il rimborso anticipato. Di fatto con questo payoff viene limitato il trade off che vede il cap al rendimento potenziale per garantirsi la protezione condizionata. Con questo certificato, infatti, si avrà un discreto boost al rendimento potendo garantire ad esempio un coupon aggiuntivo del 21,25% in caso di rimborso al 13 marzo 2025, ovvero alla prima data di rilevazione prevista. Per chi volesse puntare sul settore e si attende il proseguo del rialzo in corso, si ritiene che questo possa essere uno dei prodotti maggiormente adatti.
DUE TRACKER TEMATICI
Per chi volesse puntare su strumenti direzionali a replica lineare sui due basket di riferimento, senza opzioni accessorie, segnaliamo le recenti novità di due Tracker firmati Vontobel, rispettivamente agganciati al Solactive US Magnificent 7 (Isin DE000VD1DM70) e al Solactive Granolas (Isin DE000VD1DGR2).
Entrambi gli indici sono caratterizzati da una commissione di gestione annua dello 0,80% e da un ribilanciamento trimestrale: il Solactive US Magnificent 7 Index NTR è equipesato; pertanto, ogni tre mesi il peso delle azioni sottostanti viene riallineato ad un 14,29% ciascuna, mentre nel Solactive Granolas EUR Index NTR il paniere è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato dei titoli, con un Cap del 20%.
Approfondendo il funzionamento di questi strumenti, è cruciale evidenziare che i Tracker Certificate offrono agli investitori l'opportunità di investire in un tema di grande attrattiva negli ultimi anni, il quale si basa sulla replica della performance di un'attività sottostante senza effetto leva. In sostanza, gli investitori partecipano direttamente, in proporzione 1:1, alle variazioni dei prezzi dell'attività sottostante, tenendo conto delle commissioni di gestione dell'indice. È importante considerare che il prezzo di entrambi i Tracker Certificate relativi a "Magnificent 7" e "Granolas" è soggetto a rischio cambio, giacché le azioni componenti i due indici sottostanti sono quotate in una valuta diversa dall'euro: tutte le Magnificent 7 sono denominate in dollari, mentre tra le Granolas vi è una molteplicità di altre valute tra sterlina, franco svizzero e corona danese.