L’inventiva degli strutturatori non ha praticamente limiti: da Vontobel arrivano airbag “atipici”, con livello barriera e low strike separati
Articolo del 08/04/2024 15:17:43 a cura della redazione
Che i certificati siano strumenti estremamente versatili in grado di offrire protezione ai propri investimenti non lo scopriamo di certo oggi; ciò che invece viene alla luce ogni giorno di più (sorprendendo anche chi segue questo mercato da molti anni) sono i payoff innovativi che gli strutturatori riescono a mettere in campo. L’opzione accessoria più nota ai certificatisti è probabilmente l’effetto airbag (spesso indicato anche come “Low Strike”): grazie alla sua presenza, infatti, l’impatto negativo della discesa (al di sotto della barriera) del sottostante worst verrà ridotto, perché la performance negativa non verrà calcolata dal livello iniziale bensì dal low strike, che nella quasi totalità delle emissioni corrisponde appunto alla barriera. “Quasi totalità” dal momento in cui negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una delle ultime innovazioni del settore, grazie all’inventiva degli strutturatori di Vontobel che hanno appunto separato il livello barriera dal livello low strike, creando un certificato dal carattere spiccatamente difensivo ma con una cedola leggermente più elevata rispetto agli airbag classici.
Tra gli ultimi prodotti con queste caratteristiche segnaliamo il Cash Collect Memory Airbag Step Down (ISIN: DE000VD2TUU1) emesso appunto da Vontobel e scritto su un basket composto da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Mediobanca; anche in questo caso la scelta dei sottostanti è ricaduta sui “classici” bancari, in grado di dare uno spazio di strutturazione più ampio rispetto ad altri titoli grazie ai loro dividend yield elevati. Arrivando al posizionamento della barriera, la troviamo al 40% dei livelli iniziali ed è pertanto in grado di difendere il capitale da ribassi che possano estendersi fino al 60% dai livelli di fixing all’emissione; diversamente, il livello di low strike è posto al 60% e ciò implica che qualora alla scadenza il sottostante sia a un valore inferiore alla barriera, per il rimborso si procederà a una semplice operazione che terrà conto del 60% come livello di riferimento. Vediamo alcuni esempi ipotizzando che il sottostante worst of a scadenza sia:
100 – 69 = 31 euro
31 : 60 = 0,5166 euro
0,5166 x 100 = 51,66 euro
Grazie a questa particolarità l’emittente riesce ad offrire un premio condizionato (trigger premio posto al 50% degli strike price) pari allo 0,85% a cadenza mensile; alle stesse date di osservazione mensili, a partire dal 29 agosto 2024, il prodotto potrà inoltre essere rimborsato anticipatamente qualora tutti i titoli rilevino almeno in corrispondenza del 95% dei rispettivi strike price (trigger decrescente dell’1% ogni mese).
Una barriera al 40% degli strike price significa posizionarle al di sotto dei minimi del 2022 per Intesa Sanpaolo (1,3262 euro) e Mediobanca (5,382 euro) ed in area dei minimi per Banco BPM (2,434 euro), mentre per Unicredit (tuttora in un trend rialzista quasi inarrestabile) questa cade a 13,538 euro. La durata massima del prodotto è pari a tre anni (scadenza 25 marzo 2027), con il capitale protetto fino a ribassi del 61% del worst of Intesa Sanpaolo (tenuto conto dei valori attuali); al di sotto del livello barriera, il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata a partire dal livello low strike: nel caso di un -70% dalle quotazioni di Intesa Sanpaolo, il rendimento del certificato sarebbe pari al -48,91%, senza considerare le eventuali cedole incassate. Il certificato è quotato sul Sedex ad un prezzo lettera prossimo alla parità, con un rendimento ottenibile dall’investitore pari al 10% annualizzato, in caso di mantenimento della barriera a scadenza.