Continua imperterrita la forza del segmento bancario: ecco un certificato per non temere l’alta quota.
Articolo del 18/02/2025 15:47:47 a cura della redazione
Il settore bancario europeo si trova in una fase di profondo cambiamento, con un'ondata di fusioni e acquisizioni che sta ridefinendo il panorama competitivo e aprendo nuove opportunità per gli investitori. Negli ultimi mesi, diverse istituzioni finanziarie hanno accelerato le operazioni di consolidamento, spinte dalla necessità di aumentare la redditività in un contesto di tassi d’interesse in leggero calo, maggiore regolamentazione e digitalizzazione accelerata. Questa trasformazione si sta manifestando sia attraverso operazioni su scala nazionale, con la creazione di campioni domestici, sia a livello transfrontaliero, dove il mercato europeo appare ancora troppo frammentato rispetto agli Stati Uniti. Il processo di consolidamento è stato alimentato dalla spinta delle banche centrali, che vedono nelle aggregazioni una via per rafforzare la solidità patrimoniale degli istituti, ridurre i costi operativi e migliorare la capacità di resistere agli shock economici. In questo contesto, banche come Banco BPM, UniCredit e BPER Banca hanno assunto un ruolo centrale nel risiko bancario italiano, mentre istituti come Deutsche Bank, BNP Paribas e Nordea stanno valutando opportunità strategiche per espandere la loro presenza in mercati chiave.
Uno dei driver principali di questa corsa alle acquisizioni è la necessità di affrontare le pressioni legate alla compressione dei margini di interesse: con l’attesa di un progressivo allentamento delle politiche monetarie da parte della Banca Centrale Europea, le banche europee si trovano nella difficile situazione di dover compensare la riduzione dei ricavi da attività di intermediazione con nuove fonti di redditività, tra cui le commissioni sui servizi finanziari e l’ottimizzazione del capitale. Le recenti transazioni hanno dimostrato che gli investitori continuano a premiare le istituzioni finanziarie in grado di rafforzarsi attraverso acquisizioni mirate.
Banco BPM, ad esempio, è diventato uno dei titoli più osservati del settore dopo aver attirato l’attenzione di più pretendenti, con UniCredit e Crédit Agricole che hanno valutato un possibile aumento della loro quota capitale. Questo fermento conferma come il settore bancario continui ad essere un pilastro della ripresa economica e un ambito di forte interesse per gli investitori istituzionali soprattutto in considerazione delle loro valutazioni piuttosto contenute rispetto alle loro concorrenti d’oltreoceano.
In un contesto caratterizzato da elevata attività di M&A e crescente attenzione alla solidità delle banche europee, il certificato Phoenix Memory Airbag Step Down CH1409711277, emesso da Leonteq Securities, si posiziona come uno strumento di interesse per quegli investitori focalizzati ad ottenere rendimenti sostenuti attraverso il pagamento di premi periodici trimestrali del 3% condizionati alla barriera premio posta al 60% e la possibilità di rimborso anticipato. Questo strumento, costruito su un basket composto da Banco BPM, Barclays e BPER Banca, prevede il pagamento di cedole condizionate con effetto memoria ed un trigger di autocall inizialmente fissato al 100% del valore iniziale, con una progressiva riduzione fino al 74% (decrescita del 2% ad osservazione a partire dal 15/07/2025), aumentando così le probabilità di un rimborso anticipato prima della scadenza con il livello di strike posto al 60%. Seppur le attuali quotazioni bancarie possano creare dei timori, il prodotto presenta la nota caratteristica airbag dove la perdita potenziale verrà calcolata a partire dal livello di strike e non dai valori dei titoli all’emissione: questo consentirà all’investitore di prendere posizione su un settore in questo momento accattivante ed in forte tendenza senza temere eccessivamente l’errato market timing. Il rendimento annualizzato si attesta ad un 11,96% ed una distanza attuale dal livello di strike di circa il 40% grazie al posizionamento del titolo worst-of di poco sotto strike. Con le banche europee sempre più protagoniste di operazioni M&A e le attese di un ciclo economico che premia il consolidamento in linea ad una riduzione del rischio sistemico, questo strumento costituisce una soluzione interessante per navigare in maniera tattica l’attuale risiko bancario.