Prodotti molto diffusi in Germania, i Discount possono rendere al meglio in un mercato laterale. Cresce l’offerta di Societé Générale anche su indici in versione ESG
Articolo del 18/12/2024 15:59:53 a cura della redazione
Sono inseriti nella categoria Acepi dei certificati a capitale non protetto i Discount Certificates, una tipologia di prodotti che hanno un gran seguito in Europa (soprattutto in Germania) e che stanno tentando di prendere piede anche in Italia, dove tuttavia la ricerca della protezione del capitale, condizionata o al massimo subordinata al rispetto di una condizione, influisce in maniera determinante nel processo della scelta del prodotto migliore. Tuttavia, proprio per le caratteristiche peculiari con cui sono concepiti, i Discount Certificates possono esaltare al meglio le proprie caratteristiche distintivi in un contesto di mercati laterali.
Questa struttura, tra l’altro non particolarmente complessa, ben si può sposare con le esigenze contingenti degli investitori che, in vista dell’apertura del nuovo anno, potrebbero voler monetizzare i guadagni delle proprie posizioni, spostandosi su prodotti asimmetrici e che garantiscano maggiore diversificazione. In questo senso va letta a nostro avviso l’ultima emissione di Société Générale, l’emittente che in Italia più ha puntato su questa tipologia di gamma. L’ultima serie dell’anno porta sul secondario un’inedita offerta di Discount agganciati ad indici azionari con l’etichetta ESG, andando di fatto a colmare un vuoto sul panorama Investment italiano.
Si tratta di certificati che consentono all’investitore di comprare un sottostante ad un prezzo scontato rispetto a quello di mercato in modo da beneficiare di un “cuscinetto” di sicurezza, nel timore di possibili ribassi nell’immediato futuro e rinunciando, come contropartita, a parte dell’upside offerto dal sottostante e al flusso di dividendi.
Investire su un titolo azionario (o in questo caso su un indice azionario) attraverso un Discount Certificate in luogo dell’acquisto del sottostante può risultare sensato in un momento come quello attuale, dove troviamo il mercato Equity sui massimi. Nutrendo aspettative più o meno rialziste, si potrà infatti scegliere di puntare su Discount con livelli di strike rispettivamente più lontani o vicini ai valori correnti del sottostante. L’obiettivo sarà monitorare lo sconto ed efficientare i rendimenti in una fase laterale dei mercati.
Il motivo per cui tale genere di certificati non sono indicati in fasi di mercato marcatamente direzionali è legato al Cap che ne limita l’upside in caso di forte rialzo del sottostante e all’assenza di protezione del capitale che non consente di bloccarne le perdite in caso di forte ribasso. Ribadiamo ancora una volta come la logica che risiede dietro un Discount Certificates è quella di offrire all’investitore l’opportunità di pagare ad un certo prezzo un qualcosa che alla scadenza varrà (in condizioni di lateralità del sottostante) di più. Le variabili note sono due: il prezzo massimo a cui questi certificati possono essere rimborsati e il prezzo corrente al quale possono essere acquistati. Dalla differenza tra i due prezzi scaturisce lo sconto che, in ottica della scadenza, permette all’investitore di ottenere un rendimento o di ridurre la perdita del sottostante in caso di ribasso.
LA NOVITA’ INDICI AZIONARI
Se fino ad oggi sul secondario lato SocGen erano arrivate tutte soluzioni di tipo single name, la novità importante riguarda la recente gamma di 10 Discount emessi a fine novembre tutti agganciati ad indici azionari. I sottostanti coperti sono l’Eurostoxx 50, il Ftse Mib e l’S&P 500 con le novità dell’Eurostoxx 50 ESG e Dax 50 ESG. Si tratta infatti delle prime emissioni arrivate sul secondario di questi due ultimi sottostanti dotate di opzioni accessorie, che ricambiano la ponderazione dei titoli presenti nei classici indici sulla base di criteri e valori Environmental, Social e di Governance (ESG). Un differente peso specifico che ha consentito, ad esempio all’Eurostoxx 50 ESG di registrare un’overperformance di quasi il 5% nel corso degli ultimi due anni rispetto all’Eurostoxx 50 avvenuta tra l’altro con una minore volatilità implicita.
Restano interessanti le proposte su sottostanti indici “core”, anche in ottica di asset allocation tattica o come idee di Equity Substitution per ridurre il rischio di mercato del proprio portafoglio investimenti, monetizzando i guadagni di questo 2024 su asset azionari.
COME SCEGLIERE LO STRIKE GIUSTO
Rispetto alle passate emissioni su single name, dove SocGen era arrivata a quotare anche quartine di certificati su singolo sottostante con altrettanti strike differenti, in questa serie i Discount per sottostante sono solo due, uno ATM e uno OTM. Ugualmente riteniamo utile stabilire un criterio di valutazione nel quando scegliere uno o l’altro.
Prendiamo a riferimento il Discount sull’Eurostoxx 50 (Isin DE000SJ6E3Y1) partendo dalla proposta a strike 5000 punti, attualmente ATM in ragione di uno spot a 4976 punti dell’indice sottostante. Il certificato scambia a 43,75 euro e presenta l’analisi di scenario che troviamo in pagina con uno sconto attuale del 13,73% in ragione di un teorico rimborso a scadenza ai valori attuali del sottostante di 49,76 euro.
Andiamo ora sull’altra proposta, ovvero nella versione OTM con strike quindi più alto dell’attuale quotazione del sottostante. Ci spostiamo quindi sul Discount (Isin DE000SJ6E3Z8) con strike 5750 punti. Il certificato scambia a 46,45 euro a fronte di un identico teorico rimborso a scadenza di 49,76 euro che vale però uno sconto più contenuto al 7,12%. Come è possibile vedere dalla seconda tabella, lo sconto si contrae, la parte sinistra è meno resiliente ma la parte a destra il rendimento potenziale può salire fino al +23,79% in ragione di un Cap posto più in alto.
La scelta è proprio questa: se si desidera uno sconto maggiore ipotizzando un mercato laterale, allora si sceglierà lo strike più vicino alla corrente quotazione; qualora si abbiano invece aspettative moderatamente rialziste, allora si sceglierà il Discount con uno strike più alto della quotazione spot del sottostante.
CERTIFICATI SU S&P 500
È opportuno ricordare che i Discount emessi sull’S&P 500 sono scambiati in euro ma sono comunque soggetti a rischio cambio, essendo il sottostante denominato in dollari statunitensi e lo strumento non di tipo “quanto”. Sulle performance si dovrà infatti considerare anche l’impatto del tasso di cambio Eur/Usd: si tratta infatti di strumenti scambiati in euro ma regolati in dollari (Dual Currency). Pertanto, l’investitore riceverà a scadenza, qualora la valuta del sottostante al Discount sia espressa in dollari americani, un importo convertito al tasso di cambio euro/dollaro.