Un certificato Bonus permette a chi lo possiede di ottenere a scadenza, se la barriera non è stata violata, il rimborso del nominale maggiorato di una percentuale minima data dal bonus. Se il sottostante ottiene una performance migliore del bonus, il certificato seguirà linearmente il sottostante. La violazione della barriera durante la vita del prodotto porta invece il certificato a seguire linearmente il risultato del sottostante trasformandosi in un benchmark.
I livelli da monitorare sono quindi il valore iniziale, che diviso per i 100 euro nominali porta alla determinazione del multiplo, il livello barriera e il livello di bonus. La barriera può essere di due tipi:
La barriera viene definita continua quando è attiva per tutto il periodo di osservazione previsto in fase di emissione, di norma coincidente con l’intero arco di vita del prodotto.
La barriera è discreta a scadenza o terminale quando viene osservata esclusivamente alla data di valutazione finale. In questo caso, il sottostante può anche scendere al di sotto della barriera nel corso della vita del prodotto senza pregiudicare il pagamento dell’opzione ad essa associata.
Dal punto di vista della composizione opzionale, l’acquisto di un Bonus certificates è finanziariamente equivalente a:
Talvolta i Bonus certificates possono presentare un Cap oltre il quale non è più possibile beneficiare di eventuali incrementi di valore del sottostante. In questo caso, all’interno della struttura opzionale viene inserita la vendita di un’opzione call con strike pari al livello che si vuole “cappare”.