Grazie a Leonteq, arriva in Italia il primo certificato agganciato alle big canadesi e britanniche del settore della canapa.
Articolo del 30/11/2018 a cura della redazione
In linea con l’orientamento normativo a livello europeo e mondiale, anche in Italia è stata legalizzata la cannabis light. Si tratta di un business da un potenziale di crescita molto importante, non solo come nuova idea imprenditoriale, ma anche in relazione alla riconversione di molteplici aziende agricole. In Italia finora si è assistito al boom di coffea shop legalizzati, soprattutto nelle grandi città.
Questo nuovo modello di coltivazione può offrire dei grandi vantaggi non solo per il comparto agricolo, ma soprattutto per quello energetico, tessile ed edilizio. Quindi non solo coffee shop, ma soprattutto canapa industriale, per un mercato in forte crescita che solo nel territorio italiano, nel giro di 5 anni è passato dai circa 400 ettari coltivati nel 2013, agli oltre 4 mila che si stima verranno seminati entro fine 2018.
Per puntare su questo specifico settore industriale esistono ormai in Canada e Stati Uniti degli indici azionari tematici ( il più noto è il North American Medical Marijuana Index - NAMMAR) su cui agiscono un paio di ETF.
In Italia la prima opportunità di investimento è stata invece offerta da Leonteq, la società di investimento svizzera specializzata in prodotti strutturati che in un soli due anni si è affermata anche sul mercato italiano, distinguendosi per la quotazione di oltre 150 tra Phoenix e Express Certificates caratterizzati prevalentemente da un flusso cedolare potenziale su base mensile.
Nome | Express |
Emittente | Leonteq |
Sottostante / Strike | Aurora Cannabis / 8,25; Canopy Growth / 44,64; GW Pharmaceuticals ADR / 125,46 |
Barriera | 60% |
Tipo Barriera | a scadenza |
Cedola | 1% (12% p.a.) |
Trigger Cedola | 60% |
Effetto memoria | SI |
Trigger autocallable | 100% poi ridotto del 5% di anno in anno |
Frequenza | mensile |
Prima data autocallable | 21/05/2019 |
Scadenza | 20/11/2020 |
Mercato | CertX |
Isin | CH0438952613 |
Chiude il basket, la GW Pharmaceuticals, una società biofarmaceutica britannica nota per il suo prodotto di trattamento della sclerosi multipla nabiximols che è stato il primo derivato della pianta di cannabis naturale ad ottenere l'approvazione del mercato in qualsiasi paese.
Non solo uso privato e ricreativo, ma anche industriale rispetto ad un comparto che inevitabilmente e in diversi settori può rappresentare il tema di investimento dei prossimi anni anche perché caratterizzato da stime di crescita davvero importanti.
Come anticipato, grazie a Leonteq è possibile coniugare in un unico prodotto tutte le potenzialità dei sottostanti con quelle di una struttura che è in grado di garantire ampi margini di rendimento. Il certificato che da qualche giorno ha fatto il suo esordio al CertX prevede cedole periodiche mensili dell’1% con effetto memoria, al rispetto contemporaneo da parte di tutti e tre i sottostanti del basket di un valore almeno pari al 60% dei livelli iniziali fissati in fase di emissione.
Parallelamente al meccanismo di pagamento delle cedole periodiche, a partire da maggio 2019 si affiancherà anche l’opzione autocallable che consentirà di rimborsare anticipatamente il capitale, rispetto alla naturale scadenza prevista per il 20 novembre 2020, al rispetto dell’intero strike iniziale da parte di tutti e tre i sottostanti.
Vige la regola del worst of, quindi alla naturale scadenza in caso di violazione del livello invalidante, le performance per il conteggio dell’importo di rimborso saranno quelle del peggiore dei tre titoli del basket.
Tra le peculiarità più rilevanti, che in generale stanno accompagnando tutte le recenti emissioni di certificati con cedole di Leonteq, c’è il trigger decrescente sull’opzione autocallable.
Mentre per i primi sei mesi non sarà possibile beneficiare del rimborso anticipato e per quelli successivi sarà necessario che i tre titoli rispettino il 100% dello strike iniziale, dal terzo semestre tale condizione scenderà al 95% e al quarto e ultimo al 90%, rendendo cosi più agevole il compito dei tre titoli per consentire il rimborso anticipato dei 1000 euro nominali.
Proprio quest’ultima è oggi il worst of del basket con una distanza sul livello invalidante, che ricordiamo verrà osservato solo alla naturale scadenza, di oltre il 34%. A fronte di tale performance negativa, anche il certificato viene attualmente scambiato sotto la pari a quota 950 euro, presentando così rendimenti potenziali migliori rispetto ai valori di emissione.